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L’Akita è una razza canina originaria del Giappone, il cui nome deriva dalla prefettura di Akita, situata nel nord dell’isola di Honshu, in particolare nelle aree montuose e rurali di Ōdate. Si tratta di una razza antichissima, legata geneticamente a uno dei 14 ceppi canini primitivi identificati, risalenti a un piccolo sottogruppo di lupi grigi asiatici vissuti oltre 15.000 anni fa.
La razza si divide in due principali varietà riconosciute dalla FCI (Fédération Cynologique Internationale), ciascuna con uno standard specifico:
Akita Inu (giapponese) – appartenente al Gruppo 5 FCI, sezione 5.5: Spitz asiatici e razze affini.
Akita americano – riconosciuto separatamente con uno standard diverso, più recente e influenzato da selezioni occidentali.
Originariamente, l’Akita era un cane da caccia potente e riservato, in grado di affrontare cinghiali, cervi e persino orsi Yezo, grazie a una resistenza straordinaria e a una forza che molti collegano a una parentela ancestrale con i lupi. Era considerato difficile da addestrare e da guadagnarsi in fiducia, motivo per cui in Giappone l’espressione "Akita custode" è usata per indicare una dote di valore eccezionale.
È importante notare che la genetica, la selezione dell'allevatore e le condizioni ambientali possono influenzare notevolmente il temperamento e l’aspetto dell’Akita, con differenze tra allevamenti giapponesi, americani ed europei, inclusi quelli italiani.
Le origini dell’Akita si perdono nella notte dei tempi. Storicamente utilizzato per la caccia alla grande selvaggina, tra cui orsi, cervi e cinghiali, l’Akita è sempre stato considerato un cane nobile, tanto da diventare simbolo di lealtà e prestigio nella cultura giapponese.
La leggenda di Hachikō, l’Akita che attese invano il ritorno del suo padrone alla stazione di Shibuya per oltre nove anni, ha consacrato la razza come icona di fedeltà a livello nazionale e internazionale.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la razza giunse negli Stati Uniti grazie ad alcuni esemplari esportati. Nacque così la variante dell’Akita americano, selezionata con criteri diversi: più massiccia, con testa più ampia e varietà cromatica più ampia rispetto allo standard giapponese.
A livello genetico, studi recenti hanno individuato una variante del gene FGF5 (c.578C>T), responsabile del mantello lungo in alcuni Akita giapponesi. Questo tratto, non ammesso dallo standard FCI, sta tuttavia diventando più frequente e può avere implicazioni per il benessere del cane (es. gestione termica, toelettatura e igiene).
L’Akita è un cane di taglia grande, dal portamento fiero e maestoso. Possiede un corpo robusto, ben proporzionato e muscoloso. La coda arrotolata sul dorso, le orecchie piccole e triangolari, gli occhi scuri e a mandorla, e il mantello spesso e fitto lo rendono immediatamente riconoscibile.
Il pelo è doppio e resistente, ideale per le basse temperature. Gli Akita Inu sono ammessi solo in alcune colorazioni:
L’Akita americano presenta invece un maggior numero di colorazioni e può avere maschere nere.
La razza perde il pelo completamente due volte all’anno, richiedendo una gestione accurata del mantello. Tuttavia, grazie al pelo auto pulente, all’assenza di odori e alla scarsa salivazione, può adattarsi alla vita in appartamento, a condizione che riceva sufficiente attività fisica e mentale.
Attenzione: La razza può presentare bassi livelli di vitamina D. In uno studio si è riscontrata una correlazione tra livelli bassi di vitamina D e problematiche autoimmuni e dermatologiche. (cit. Dott.ssa Chiara Tomiazzo - Ambulatorio San Giacomo)
L’Akita è un cane intelligente, leale e silenzioso, con un carattere riservato e indipendente. Si lega in modo molto forte a un solo membro della famiglia e può risultare protettivo, possessivo e territoriale.
È una razza con un istinto predatorio ben sviluppato, che può portarlo a inseguire piccoli animali (come gatti, roditori o uccelli) e a essere diffidente verso gli estranei. Questo comportamento può manifestarsi senza preavviso, poiché l’Akita abbaia raramente e mantiene spesso un’espressione apparentemente calma.
La convivenza con altri cani, soprattutto dello stesso sesso, può risultare difficile: aggressioni improvvise sono possibili anche in presenza del proprietario. È fondamentale monitorare e comprendere i segnali di stress o tensione.
Uno studio (Konno et al., 2011) ha rilevato una correlazione tra varianti del gene recettore degli androgeni (AR) e livelli di aggressività nei maschi di Akita Inu. Questo evidenzia l’importanza della selezione genetica responsabile, non solo per l’aspetto ma anche per il temperamento.
Il comportamento può variare in base a:
L’addestramento deve iniziare presto, con metodi rispettosi e coerenti, evitando punizioni. L’Akita rispetta chi lo guida con fermezza e gentilezza. Meglio evitare l’uso di addestratori generici: un professionista esperto nella razza è fortemente raccomandato.
L’Akita Inu moderno conserva molte caratteristiche del tipo originale: linee pulite, profilo snello, portamento elegante.
L’Akita americano, invece, è stato selezionato per usi più orientati alla guardia e alla compagnia, e presenta una corporatura più imponente, una testa più larga e una maggiore varietà di colori.
Nel tempo, anche il ruolo dell’Akita è cambiato: da cacciatore e guardiano, oggi è soprattutto un compagno fedele, ma adatto solo a proprietari esperti e preparati.
L’Akita non è un cane per tutti. Richiede:
Ama il clima freddo e può diventare più attivo al calare delle temperature. È soprannominato anche “cane da campagna della neve”, in quanto ama camminare nella neve e resiste bene al gelo.
La solitudine prolungata può causare ansia o comportamenti distruttivi. Inoltre, ha una tendenza naturale a proteggere il cibo e gli spazi, motivo per cui deve essere monitorato con bambini piccoli o altri animali.
L’addestramento ottimale è quello svolto in coppia con il proprietario, rafforzando il legame reciproco.
Un buon allevatore o un centro di recupero specializzato può fare la differenza nella scelta del cane, come per qualsiasi razza!
A Ōdate si trova un museo interamente dedicato all’Akita.
Hachikō – L’Akita più celebre, protagonista di una storia reale di amore e fedeltà, raccontata anche nel film “Hachiko – Il tuo migliore amico” con Richard Gere.
Helen Keller – Dopo aver visitato il Giappone, portò con sé due Akita, contribuendo alla diffusione della razza in Occidente.
💬 In conclusione....
Se cerchi un compagno silenzioso, nobile e devoto, l’Akita potrebbe essere il cane perfetto per te — a patto di essere all’altezza del suo carattere fiero e indipendente.
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