Storia, caratteristiche e cosa sapere prima di sceglierlo
Nome della razza e riconoscimento FCI
“Levriero” è il termine generico che indica razze cani selezionate per la caccia a vista (sighthounds), con una storia antichissima. Il termine deriva dal latino leporarius, “relativo alla lepre”. Il levriero è una razza antichissima, capace di coniugare velocità, resistenza e un temperamento intenso, ma delicato. I levrieri fanno parte del Gruppo 10 FCI – Sighthounds, che include razze a pelo corto, pelo lungo o con frange, razze rustiche e raffinate.
Origine e storia del Levriero
Come citavo all'inizio dell'articolo le origini del levriero sono antichissime, risalgono a civiltà molto antiche: Medio Oriente, Nord Africa, zone del Maghreb, Egitto, tribù nomadi del deserto. Infatti i primissimi levrieri venivano utilizzati per inseguire selvaggina veloce (lepri, antilopi, uccelli) su terreni aperti.
Le origini del levriero sono da ricercarsi nelle radici stesse della civiltà umana, quella del levriero utilizzato come inseguitore, che accompagna gli uomini e li aiuta nella caccia raggiungendo e uccidendo di norma la preda aspettando l’arrivo dei cacciatori, da qui appunto la derivazione del nome latino leporarius. Questa attività è stata senz’altro una delle prime forme di specializzazione che hanno dato origine alle diverse razze canine. Le forme più antiche sono probabilmente quelle che si possono osservare raffigurate già molte migliaia di anni fa, ad esempio ai tempi dell'antico Egitto, e pressoché rimaste invariate alcune razze che ancora oggi possiamo incontrare e conviverci, come ad esempio il Pharaoh Hound o Cane dei Faraoni (cane del Dio Anubi), il Podenco Ibicenco ed il Cirneco Dell'Etna (razza autoctona della Sicilia).
Dalle origini alla diffusione delle varie tipologie dei levrieri
Da questi primitivi cacciatori, un "breve" passo portò ad una specializzazione ulteriore che diede origine ai levrieri mediorientali (Sloughi e Saluki), e a quelli del centro ovest africani (Azawakh). La diffusione continuò prendendo piede nei diversi continenti portando i levrieri ad adattarsi ai diversi climi. Ad esempio il Tazi ha un folto mantello per adattarsi al clima afgano. Oppure il Borzoi russo che ha una dimensione importante è stato selezionato per la caccia ai lupi, oltre che alle lepri e alle volpi. Per dimensioni come non nominare il gigantesco Irish Wolfhound, uno dei cani più alti nel mondo e il nome stesso dice per cosa fosse stato selezionato: per proteggere i greggi nella fattorie dai lupi.
Come e quanto l'uomo ha inciso nella selezione della razza
L'uomo non si ferma mai nel selezionare e sfruttare per i propri scopi e il proprio piacere le razze dei cani, nel levriero pensò bene di affinare ulteriormente la selezione della razza dedicandosi specialmente nella velocità, dando così origine al Whippet, che viene considerato uno dei cani veloci al mondo, in grado di raggiungere i 75 km/h. Anche il Greyhound è considerato uno dei cani più veloci, ma con più resistenza. Questo ha portato l'uomo ad organizzare per puro divertimento le gare, le scommesse e lo sfruttamento nei vari cinodromi. Nel tempo, gli allevatori compresero che la taglia del Whippet, essendo notevolmente inferiore ad altre, permise di diminuire i costi di gestione, rendendoli pertanto più accessibili alle corse anche ai ceti meno abbienti.
Quante e quali tipologie di levriero esistono al mondo?
Secondo le fonti FCI aggiornate, sono numerose le razze riconosciute sotto il Gruppo 10: tra queste Saluki (levriero persiano), Whippet, Greyhound, Azawakh (levriero africano - Mali /Niger), Irish Wolfhound (Levriero Irlandese), Italian Greyhound (piccolo levriero italiano), Deerhound (levriero scozzese), Borzoi (Levriero russo), Galgo Español (levriero spagnolo), Sloughi (Levriero Arabo o Berbero del Nord Africa), Chart Polski (Levriero Polacco), Magyar Agár (Levriero ungherese), Levriero afgano.
Le suddette razze si dividono per tipo di mantello (corto, lungo, con frange), dimensioni (piccole, medie, giganti), struttura fisica, e adattabilità ambientale, insomma ce ne sono per tutti i gusti.
Con il tempo la selezione generata dall'uomo ha portato ad avere levrieri verso specializzazioni diverse. Alcune razze hanno mantenuto forme più vicine a quelle “primitive” (Sloughi, Azawakh), altre sono state “modificate” nella selezione per gare, estetica, esposizioni, riducendo o accentuando certe caratteristiche.
L'unico levriero "non puro" è l'Irish Wolfhound (Levriero Irlandese), ovvero è un incrocio tra il Levriero scozzese e un Alano.
Oltre alle razze FCI, esistono varianti regionali “primitive” o meno codificate, con forte identità locale, non sempre riconosciute ufficialmente.
Molti pensano che esista solo il Galgo come levriero, invece..... Sorpresaaa!
Ciò che caratterizza i levrieri è la testa piccola e il fisico snello ed atletico, per lo più di taglia medio-grande
Viene selezionata e sviluppata una conformazione ottimale con il fine di ottenere i migliori risultati per la velocità e il loro particolarissimo stile di caccia, ovvero l’inseguimento della preda a vista: essi infatti, cercano la preda con gli occhi, ed in misura minore con le orecchie, a differenza di altre razze che utilizzano più l'olfatto seguono le piste, come ad esempio i segugi. Il levriero una volta individuato l’obiettivo, sia esso un animale selvatico, o un fantoccio mosso meccanicamente nelle gare di racing o coursing, si lancia all'inseguimento con falcate che fanno invidia a chi effettua una gara di corsa di atletica.
C'è differenza tra “Levriero” e “Galgo”?
Spesso si genera confusione tra Levriero e Galgo Español, chiamato comunemente “Galgo” Il "Levriero" descrive una razza riconosciuta nello standard di cane dalla FCI. Il "Galgo" a tutti gli effetti è un levriero, ma è riferito alla razza dei levrieri, razza autoctona della Spagna. Il Galgo ha un temperamento solitamente più calmo e dolce rispetto ad altri levrieri. Come la taglia rientra tra quelli più piccoli tra i vari levrieri che si sono sparsi nel mondo. Purtroppo in Spagna sono spesso vengono sfruttati per la caccia e per poi successivamente maltrattarli, abbandonarli o sopprimerli una volta non ritenuti più utili. Le femmine di galgo solitamente vengono utilizzare per le riproduzioni senza osservare il loro benessere psicofisico, praticamente delle "macchine da riproduzione". Ci sono molte associazioni che cercano di salvare e dare una seconda possibilità a questa razza, ma capita che talvolta gli adottanti sottovalutino le reali necessità e motivazioni di razza, ritrovandosi poi con un cane complicato da gestire anche in base al suo precedente vissuto.
Le motivazioni di razza come le ha delineato l'etologo Marchesini Roberto sono: impulsi biologici e funzionali che orientano l’interazione col mondo, ad esempio:
Cinestetica: Il bisogno di correre, muoversi. Perlustrativa / Esplorativa: attraverso il fiuto quella di raccogliere informazioni sull'ambiente e dargli una collocazione Ricerca: Ricercare persone, animali od oggetti Predatoria: Inseguire, catturare e talvolta con la finalità di uccidere e/o mangiare la preda Sillegica: afferrare qualcosa con la bocca e nasconderlo in un posto sicuro Affiliativa: Volere o aver bisogno di appartenere ad un gruppo ristretto, come il branco o la famiglia Sociale: Desiderare di interagire con il prossimo (persone, cani o altri animali) Comunicativa: stabilire regole e delle modalità di comunicazione chiare ed efficaci con il prossimo cercando di evitare il più possibile i conflitti Epimeletica: perdersi cura degli altri Et-epimeletica: il sapersi o il non sapersi prendere cura di se stessi Collaborativa: collaborare con gli altri per raggiungere determinati risultati senza entrare in competizione Protettiva: difendere qualcosa o qualcuno Somestetica: Il bisogno o il desiderio di curare ed esplorare il proprio corpo, come ad esempio leccandosi, mordicchiandosi, grattandosi o strusciandosi su qualcosa o qualcuno. Territoriale: Difesa di uno spazio o di un territorio specifico Possessiva: mantenere od ottenere il possesso di oggetti o persone che sono considerate di valore
Ogni razza di cane ha in se tutte le motivazioni sopra elencate, semplicemente ci sono razze o soggetti che sono più inclini verso alcune piuttosto che verso altre.
Di seguito evidenzio quelle che a mio avviso si possono considerare in generale quelle principali per il Levriero.
Motivazioni del Levriero
Questa tabella descrittiva riferita al Levriero è generica, come ho già descritto in precedenza , ci sono varie tipologie di levriero, pur avendo tutti un denominatore comune, possono avere comportamenti e motivazioni diverse, dettate dalla selezione ed origine, dal soggetto stesso e dalle esperienze che ha vissuto andando così a modificare l'intensità della motivazione.
Motivazione
Descrizione
Livello
Cinestesica (corsa)
Forte impulso a muoversi, a correre in velocità. Il levriero ha bisogno di sprint, libertà, movimento rapido.
🔥🔥 Molto alta
Predatoria visiva
Caccia a vista: segue con lo sguardo ogni movimento, specialmente piccoli animali. Fortissima attivazione visiva.
🔥🔥 Molto alta
Esplorativa
Interesse per l’ambiente e il territorio, ma in modo visivo più che olfattivo. Non ama ambienti troppo caotici.
⭐️ Media
Collaborativa
Bassa motivazione alla collaborazione con l’umano nei compiti. Il levriero non nasce per obbedire, ma per agire autonomamente.
❄️ Bassa
Guardiana / territoriale
Non è selezionato per protezione o difesa. Di solito non abbaia, non fa la guardia.
❄️ Molto bassa
Affiliativa (con i suoi)
Se ben socializzato, può avere un attaccamento forte alla famiglia. Legame silenzioso ma profondo.
🔥 Medio/Alta
Sensibilità ambientale
Elevata sensibilità a stimoli, rumori, cambiamenti improvvisi.
🔥🔥🔥 Alta
Motivazione alla calma
Nonostante la potenza muscolare, a casa tende a “spegnersi” molto rapidamente: motivazione alla quiete post-sforzo elevata.
🔥Alta
In sintesi le motivazioni del Levriero:
Il Levriero è un cane visivo, reattivo e cinestesico, selezionato per percepire un movimento, esplodere in velocità, e rilasciare tensione subito dopo. Ama il silenzio, gli spazi aperti, l’autonomia. Non è adatto a chi cerca un cane collaborativo, da lavoro, da compagnia classica o da sport cinofili che richiedono training retto sull'obbedienza e i comandi.
L'identikit del "perfetto" proprietario del Levriero
Non deve cercare approcciarsi ad un tipo di educazione coercitiva: il levriero non risponde alla pressione; apprende per fiducia e ritualità.
Deve trovare il tempo di farlo correre anche pochi minuti al giorno, ma in totale sicurezza se lo vuole ritrovare. Sarebbe perfetto avere uno spazio ampio e recintato. L'importante non è farlo esagerare nella corsa altrimenti l'arousal rischia di innalzarsi troppo oltre a creare criticità cardiache o polmonari se ne è affetto.
Una famiglia rumorosa, frenetica o che ha cambiamenti "improvvisi" non è adatta
I suoi sensi e bisogni improntati verso un forte spirito da caccia (vista e predazione) non devono essere demonizzati o sentirli come un ostacolo, ma compresi e soddisfatti in modo ecologico ed alternativo per il bene di tutti, soprattutto se si vive in un contesto urbano con poche possibilità di valvole di sfogo.
Bisogni e stili di vita
Se non hai un grande giardino devi assolutamente organizzarti a trovare uno spazio recintato e sicuro per fargli fare delle corse regolari in totale sicurezza. Pertanto trovare il modo di fargli fare delle corse libere, che possano soddisfare il suo sprint, creare un buon equilibrio di attività di giochi visivi e che stimolino la vista, ma anche la sua agilità, facendo attenzione a non esagerare con le corse e il movimento cinetico per evitare di portarlo troppo su con l'arousal. La cura le mantello dipende dalla tipologia del levriero che decidi di adottare. Indubbiamente le razze a pelo lungo e sfrangiato richiedono un po più di attenzione e cura. Per quanto riguarda l'alimentazione bisogna fare attenzione allo sviluppo delle ossa e alla crescita rapida, soprattutto nelle razze medio grandi / giganti. Per quanto riguarda i problemi di salute o le varie patologie a cui possono andare incontro e alle quali bisogna fare attenzione sono: - poca tolleranza all'anestesia o ad altri farmaci in caso di bisogno; - problemi cardiaci (motivo per cui bisogna fare molta attenzione a non farlo esagerare con le corse; sia perché più facilmente affetti da patologie cardiache, sia per non portarli ad un'eccitazione troppo elevata); - l'osteosarcoma, fratture o traumi muscolo-scheletrici, - atrofia progressiva alla retina, - ipotiroidismo, - Leishmaniosi, - sindrome della 'coscia calva' (assenza di pelo su cosce e sedere).
Non bisogna dimenticarsi che ci si deve dedicare ad una buona e attenta socializzazione, soprattutto con gli estranei e gli altri animali (anche se di casa) essendo una razza riservata, schiva, ma non aggressiva a prescindere. Inoltre non ama la confusione, piuttosto ama il contatto fisico da chi conosce e si fida. Una buona educazione socializzazione posso aiutare il proprietario a gestire l'elevato istinto predatorio.
Pro e contro del Levriero ( in generale)
PRO
Estetica raffinata, silhouette elegante.
Alta performance fisica: velocità, agilità.
Cara compagnia per chi apprezza equilibrio tra energia e calma.
Spesso salute buona se proveniente da allevamento serio.
CONTRO
Esigenze fisiche forti: non si accontenta solo di passeggiate lente.
Sensibili agli stimoli ambientali: caldo, freddo, rumori forti possono disturbarli, come anche spostamenti o cambiamenti bruschi
Possibili problemi di salute specie per alcune razze grandi
Non adatto per chi cerca un cane iperprotettivo o molto obbediente; serve pazienza, educazione non coercitiva e conoscenza delle sue particolarità.
Generalmente riservati con gli estranei, indipendenti, hanno bisogno di una buona e precoce socializzazione. Ad ogni modo riescono a costruire un grande legame con la famiglia se tranquilla.
Curiosità interessanti
Il Piccolo Levriero Italiano è una delle razze più antiche, con reperti egiziani e raffigurazioni in Italia già nel V secolo a.C.
Il Galgo Español è spesso utilizzato in Spagna in situazioni di caccia tradizionale, con grande adattabilità al terreno, ma la sua cura e il benessere sono oggi al centro di campagne di tutela, anche se ci sono ancora molti soggetti che vengono maltrattati.
Alcuni tipologie di levrieri hanno rischiato l'estinzione, come ad esempio il Borzoi, infatti durante il periodo degli Zar di Russia non poteva essere acquistato, ma solo regalato I nobili mentre fuggivano dalla rivoluzione li portano con se in Europa permettendo la sopravvivenza del Borzoi.
In una esibizione dei Pink Floyd dedicata al film "Live at Pompeii", er ricreare la canzone "Seamus", David Gilmour ha suonato l'armonica e invece di far cantare Roger Waters ha suonato una delle sue chitarre, catturando l'ululato di una femmina di Borzoi di nome Nobs, ribattezzando la canzone "Mademoiselle Nobs".
Soggetti famosi appartenenti alla razza
A parte Nobs, la cantante Borzoi dei Pink Floyd non ho trovato soggetti particolarmente famosi tra i Levrieri. Se tu che stai leggendo l'articolo ne conosci e ne vuoi segnalare qualcuno ti sarei grato se volessi indicarmelo.
In conclusione:
Accogliere un levriero significa comprendere che dietro la sua eleganza c’è un cuore antico fatto di corsa, silenzi, resistenza — non solo bellezza, ma una vita da vivere pienamente. Il Levriero è un cane che corre con il corpo, ma osserva con l’anima.
Attenzione
Se desideri entrare nello specifico su ogni razza riferita al levriero contattami e sarò felice di aiutarti.
Ringrazio di ❤️ Jacqueline Maregatti, collega che ama e conosce il Levriero "solamente" da 30 anni, per aver dato il suo contributo a revisionare l'articolo!
Se penso al cane, la mia mente va subito al cane meticcio, non a una razza specifica.
Nel primo post e articolo dedicato alle razze, avevo dichiarato che la mia preferita è il Pastore del Lagorai, ma in verità non è esattamente così.
In assoluto prediligo i meticci: li trovo dei veri “pezzi” unici, irripetibili nell’aspetto e nel carattere.
Insomma, delle vere incognite tutte da scoprire.
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Caterina è stata la nostra salvezza! Grazie alla sua disponibilità e flessibilità, ha potuto prendersi cura di Max per una settimana, facendoci sentire tranquilli e sereni. È un'addestratrice competente e ci ha tenuti costantemente aggiornati. Max (Border Collie di 3 mesi e mezzo), si è subito sentito a suo agio. In particolare, ha stretto un legame speciale con "zia" Profi.
Non possiamo che consigliarla a chiunque cerchi un professionista serio e amorevole per il proprio cane!
Giovanni Benedetto Meneghello
23/09/2024
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Caterina grazie, perché il percorso d'inserimento che ci hai consigliato di far fare a Tigre, grazie anche alla tua professionalità ma anche alla passione che metti nel vivere con i cani, è veramente ammirabile.
Grazie anche al fatto di tenerci informati sul suo stare con te e vederlo sereno ci ha permesso di vivere la vacanza tranquillamente.
Lisa Fiorentù
25/08/2024
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SODDISFATTISSIMA!!
Ho lasciato la mia Lilo (bulldog francese) per 10 giorni a Caterina! Era la prima volta che mi staccavo e soprattutto lasciavo la mia Lilo a qualcun altro che non facesse parte della mia famiglia, ma la scelta è stata ottima. Caterina mi mandava ogni giorno foto e news della mia cagnolina e le ha fatto fare un sacco di passeggiate e gite.. Il fattore che mi ha fatto scegliere lei è stato che è una persona qualificata e allo stesso tempo i suoi ospiti vengono tenuti in casa sua con la sua famiglia e coccolati e accuditi come se fossero loro!
Grazie ancora e a presto!!
Tony Manfron
24/08/2024
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Caterina brava professionista, si percepiscono gli anni di esperienza e ci si può fidare tranquillamente. Abbiamo imparato molto con lei, su come rapportarci con il nostro cucciolo visto che per noi era la prima esperienza.
Roberta Vezù
03/07/2024
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.... desidero fare una breve considerazione: i primi ad essere educati ed indirizzati verso l' esatto modo di comportarsi con i nostri amici a 4 zampe....dovremmo essere noi proprietari e così Caterina ha fatto con me contemporaneamente alla mia piccola Mina -peperina.Caterina rispecchia proprio il nome dato alla sua attività " ...Zen ", infatti e' entrata subito nelle corde della mia piccola Mina come se leggesse nel suo pensiero, serena e dolce, ma ferma e decisa durante l' ora d' educazione. È un piacere ascoltare le spiegazioni che da' per ogni atteggiamento tenuto dalla mia pelosetta e come eventualmente intervenire, i risultati si son visti fin da subito. Mi è piaciuta Caterina....il suo modo di porsi come persona e come " insegnante". A chi ne avesse bisogno la consiglierei senz'altro; grazie Caterina!!
massimiliano caravello
03/07/2024
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Caterina per me è stata preziosissima! Mi ha aiutato moltissimo a conoscere ed educare il mio Byron (labrador chocolate). Non posso che dirle GRAZIE! Molto preparata e sempre disponibile. Capace di grande empatia con i cuccioli e anche con il mio piccolo adolescente. Consiglio a tutti di affidarsi ciecamente alla sua grande professionalità ed umanita’! Un grazie di cuore anche dal mio pupotto Byron che ti adora.
Giudizio personale: ECCELLENTE! La raccomando a tutti coloro che decidono di affidare l’educazione del proprio cagnolone!
Nicoletta Bertin
30/06/2024
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Ho conosciuto Caterina perché ero alla ricerca disperata di una pensione (no box) per cani. Non è facile affidare un membro della famiglia a chi non conosci. Si è da subito dimostrata una persona seria e competente. Dopo una prima prova abbiamo deciso di affidare a lei Loki mentre eravamo in vacanza. Ci ha aggiornato giornalmente anche con foto sullo stato di salute di Loki e persino sulla quantità di cibo che mangiava (wow).
Sono stata veramente contenta, mi sentivo tranquilla e credo che anche Loki abbia fatto una bella vacanza insieme a Profy e Caterina …. Insomma consigliatissimo!!!!!!!
Valentina Bertolo
26/06/2024
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Caterina è bravissima con i cani ed è una bellissima persona.
Serietà e competenza.
Una garanzia!
Anna Domenichini
26/06/2024
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Ho intrapreso alcune lezioni per Akira, cucciola vivace e anche un po' viziata.
Caterina ha un bellissimo approccio e ti aiuta a scoprire e riconoscere atteggiamenti che in un altro corso fatto in precedenza con altro cane non mi erano stati spiegati. Purtroppo per una serie di impegni concomitanti ho un po' accantonato la cosa, ma spero di riprendere alcuni incontri prossimamente.
A presto Caterina.
Maria Cristina Savoldi
22/04/2023
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Grazie Caterina, la tua calma mi hai aiutato e rassicurato tantissimo con la mia prima esperienza con la cucciola , ora so come comportarmi, so anche che in ogni momento posso contare su di te
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